La lampuga è una specie migratoria ampiamente distribuita in tutto il Mediterraneo. Negli stadi giovanili è un specie gregaria che predilige vivere sotto zone di ombra. Questo suo comportamento ha portato allo sviluppo di un’attività di pesca che utilizza i cannizzi (foglie di palma intrecciate) per creare zone d’ombra ove poter pescare grandi quantità di pesci con reti a circuizione (ciancioli) o con lenze. Gli antichi pescatori cercavano in mare tronchi di albero o altri corpi galleggianti per trovare questi pesci. E’ una specie ad elevato tasso di crescita, i piccoli nascono tra giugno e luglio e raggiungono in 6 mesi anche 2 kg di peso e raggiungono già la maturità sessuale. Gli adulti vengono pescati occasionalmente con palangari, è possibile incontrali in superficie in piccoli gruppi (da 2 a 20 pesci) di dimensioni comprese tra 3 kg a 15 kg nei mesi di maggio-luglio, periodi in cui emettono le uova, in mare aperto. Si tratta delle denominate “caponesse”, che in realtà non sono lampughe di sesso femminile, ma lampughe adulte sia maschi che femmine. Allo stadio adulto presentano dimorfismo sessuale, cioè è possibile distinguere il maschio dalla femmina perché presenta una testa prominente a forma di cresta. Sono predatori carnivori e nella loro dieta sono presenti numerose pesci e cefalopodi.