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Maggio 2006
Ognina di Siracusa
Mimmo Presti da Siracusa
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Lungo il litorale a Sud di Siracusa troviamo uno degli hot spot che si presta a svariate tecniche di pesca chiamato Ognina e raggiungibile dai tratti stradali come evidenziato in fig.1.
La morfologia del fondale che troveremo su tutto il tratto in questione e di tipo misto ossia:
• Tratti con folta posidonia
• Tratti sabbiosi
• Anfratti
• Scogliera immersa appartenente a diversi morfotipi sedimentologici
• Tratti ciottolosi di medie dimensioni
• Melmosi (nel tratto della Baia naturale del porticciolo)
Iniziamo a conoscere per quanto possibile nel dettaglio la zona che si sviluppa per una lunghezza di circa 3 Km...Notiamo subito che il porticciolo si sviluppa entro un’insenatura naturale resa praticabile all’ormeggio delle barche da interventi umani, in essa abbiamo profondità che variano da un minimo di 50 cm ad un massimo di circa 2 Mt. (nella zona centrale), il fondo si presenta melmoso con presenza di residui di attrezzatura/materiali abbandonati dai pescatori ed in parte ricco di vegetazione.
All’interno giostrando fra i cavi di ormeggio si può pescare con tecnica bolognese, per insidiare: spigolette di piccola taglia (per ovvi motivi si consiglia la non cattura), boghe e muggini; a fondo per insidiare le anguille, le quali dopo il tramonto risultano le prede maggiormente presenti.
Seguendo la stradina verso Nord, in pratica quella che costeggia il mare, fino ad arrivare alla fine del tratto asfaltato e nella parte finale anche sterrato.
Lungo tutto questo tratto di costa ci troveremo dei lunghi tratti di scogliera, dei piccoli tratti di sabbia e dei tratti (pochi) ciottolosi.
Le profondità nell’immediato sottocosta possono arrivare in alcuni punti anche a una decina di metri.
Nei tratti di scogliera troviamo la presenza di una ricca vegetazione (maggioranza di posidonia) che comincia già a poche decine di metri dalla scogliera.
Lungo la scogliera sono presenti degli anfratti naturali, i quali danno rifugio a tutte quelle specie che normalmente risiedono entro tane (tipo murene).
Le migliori postazioni in termini di varietà di catture sono comunque quelle che si trovano sul misto scogli e sabbia.
Infatti lungo questi tratti si possono insidiare orate, saraghi pizzuti, saraghi testa nera, lecce stella, mormore, aguglie, occhiate (anche di misura), pagelli e in qualche caso anche pesci balestra.
Le tecniche da utilizzare sono le più svariate, tanto per citarne alcune: bolognese, inglese, spinning, rockfishing e pesca con il vivo.
Le esche da utilizzare sono anch’esse di vario genere e strettamente legate al tipo di tecnica utilizzata, cominciando dagli anellini, ai tranci, al bigattino, al gambero di paranza e ai vari bivalvi utilizzati nelle battute di pesca. Tutte le varie esche bisogna indubbiamente proporzionarle e preferirle al metodo di pesca utilizzato.
Le catture di pesci ti taglia si hanno in prevalenza in condizioni di mare mosso da Nord-Est (Grecale) e Sud-Est (Scirocco).
Durante il periodo estivo si preferiscono le battute in notturna in quanto tutto il tratto litorale pullula di bagnanti per tutto l’arco diurno.
Infine per i possessori di barche dentro il porticciolo esiste un ricovero (eventualmente da contattare).
Sempre per gli amanti della barca e del bolentino a poca distanza dalla costa si trovano delle secche poco profonde sulle quali si verificano svariate catture anche di taglia delle specie menzionate aggiungendo anche qualche palamita ed altre specie di tipica cattura a traina.
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