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Novembre 2003
Un tranquillo week-end di pesca
Emanuele Velardita da Caltanissetta
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Arrivo a casa Venerdì sera.
Trovo ad aspettarmi Giuseppe,l'amico fraterno ed insostituibile di tante pescate,con il viso cupo;il tempo non promette bene,vento e pioggia a più non posso,e non accenna a diminuire....
si sbrigano alcune faccende si prenota l'esca e si ci lascia dicendo che "l'ottimismo è il profumo della vita....",e che quindi non bisogna disperare.
Infatti.....
L'indomani mi sveglio col diluvio universale davanti casa.Piove a dirotto,e tira un vento fortissimo.
Comunque non demordo,sono circa tre mesi che non pesco e non me la sento di rinviare tutto,e poi ci sono i mulinelli nuovi e devono essere provati assolutamente!;per questo come se nulla fosse incomincio i preparativi di rito...confeziono gli shock-leader,i finali gia legati,do uno scrupoloso colpo d'occhio nel cassettone per vedere cosa manca.
Arriva Giuseppe a metà mattinata per andare a prendere l'esca prenotata il giorno prima,e succede l'imprevedibile....un ignoto virus letale uccide tutto il carico e con esso le ultime speranze di fare la battuta.....
Ma non demordiamo...oramai è diventata per entrambi una questione di principio......mano al telefono e gira che ti rigira riusciamo a trovare alcune scatole di americano e di muriddu...poche ma basteranno.
Arriva il momento di partire...considerazioni sulla perturbazione ci portano a scegliere di allontanarci dalle nostre zone,per spostarci verso l'esterno almeno dopo scoglitti.
Nel frattempo acqua e vento ci accompagnano in questa avventura ai confini della realtà....
Si arriva in spiaggia verso le cinque del pomeriggio.Qui troviamo alcuni locali che tentano di pescare e che appena ci vedono montare ci prendono per pazzi....infatti poco dopo vanno via profetizzandoci un sonoro cappotto....ma nessuno sapeva cosa sarebbe successo....
Verso le 20:30 il diluvio si trasforma in pioggerellina"assuppaviddani",il vento arriva caldo a folate intermittenti permettendoci di lanciare negli intervalli,il fondo,prima duro come la pietra,si apre quel poco da permettere ai piramidali da 125 da insabbiarsi.....La situazione non è da pantofole però è da surf vero,e questo è importante.
Mentre do l'ultimo morso al panino,cena della serata,vedo una delle Mirage dare due botte verso il basso per poi rimanere appuzzata con la cima....
butto quello che restava del panino ferro e due testate mi confermano che c'è.....ed è un sarago sugli 800gr,e non sarà il solo.....ma il primo di una pescata memorabile,durata fino alle porte del mattino,che porterà nei secchi di entrambi altri cinque saraghi più o meno della stessa grandezza,alcune mormore di taglia e la Bestia della foto...un sarago dai denti gialli che farà fermare l'ago della bilancia ad 1,500 kg,catturato dal grande Giuseppe!
per un totale di 8 chili di pescato complessivo.
Bhè cosa dire di più???
meno male che l'Ottimismo è il profumo della Vita
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