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Settembre 2006
Penisola Magnisi
Mimmo Presti da Siracusa
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La penisola Magnisi si trova a Nord di Siracusa, per arrivarci basta seguire la S.S. 114 fino all'ingresso principale dell'ISAB (ERG), di fronte all'ingresso abbiamo un passaggio a livello che basta superare per trovarci sul lato Sud della spiaggia di Marina di Melilli, una volta raggiunta si percorre la strada che costeggia tutta la spiaggia fino in fondo, dove troveremo un bivio (dove inizia il tratto in giallo come in fig. 1), dove bisogna proseguire a destra e subito noterete che vi trovate già sul lato cha và da Nw a S.
A questo punto si percorre la strada in giallo (come raffigurata in fig. 1), l'unica che tranne un primo tratto in sterrato è asfaltata. Per il resto le strade evidenziate in Magenta sono percorribili possibilmente con un fuoristrada; il tratto evidenziato in verde è percorribile esclusivamente con fuoristrada in quanto per arrivare ad esse dal tratto in magenta , bibogna risalire un costone di circa 10-12 metri notevolmente ripido sulla cui sommità sono presenti delle buche che senza ombra di dubbio rendono la via inaccessibile alle normali auto.
Questa penisola è caratterizzata da diverse postazioni differenti tra di loro e che ci portano a poter svariare sulle tecniche di pesca.
Per facilitare la descrizione ho diviso in zone eterogenee tutta la penisola dato che ci sono diverse tipologie di fondale. Le rimanenti zone non sono state descritte per l'effettiva impraticabilità delle stesse.
In ordine alfabetico:
Zone A:
- il fondale si presenta misto sabbia e scogli piatti dove abbiamo la presenza di buche;
- la vegetazione e molto rada;
- le profondità in questi tratti non superano i 2,5 metri, tranne per la zona A verso Nord dove alla distanza le profondita scendono di parecchio;
- le tecniche maggiomente utilizzate con le rispettive montature sono: bolognese, rock, pesca a fondo o ledgering (bisogna prevedere delle montature antincaglio per via delle buche) ;
- le prede che possiamo trovare i prevalenza sono: Mormore, Triglie, Saraghi Sparaglioni, Gronchi, Muggini, Salpe, Leccie Stella (con bombarda pasturatore a traina) e Spigole;
- le esche maggiormente usate sono: Coreano, Muriddu, Americano, Bigattino, pastelle (a base di pane e sarda), i classici tranci di sarda flotterati e l'Arenicola .
Zone B:
- con fondali quasi esclusivamente di tipo roccioso con profondità che vanno da circa 2 metri a circa 15 metri con presenza di anfratti, creste e tanta posidonia;
- le tecniche maggiomente utilizzate con le rispettive montature sono: bolognese, rock, teleferica (un consiglio, prevedere delle montature antincaglio) e fissa;
- le prede che possiamo trovare sono: Saraghi, Orate, Boghe, Saraghi Sparaglioni, Gronchi, Murene, Muggini, Salpe, sporadiche Leccie Stella (con bombarda pasturatore a traina), Spigole, di tanto in tanto qualche pelagico di medie dimensioni insieme a qualche carangide della stessa misura e per ultimo ma non per importanza, almeno negli anni passati, qualche cattura di Cernie anche di taglia XL;
- le esche maggiormente usate sono: Coreano, Muriddu, Bigattino, pastelle (a base di pane e sarda), Sarda, Bibi, Verme di Rimini.
Zone C:
- con fondali cha vanno da 0 metri a max 1,5/2 metri sulla distanza (per la cronaca su queste zone si incagliò qualche anno fà una nave e passarono diversi giorni prima che riuscissero a liberarla); infatti oltre a essere molto poco profonde sono molto frastagliate e sono presenti molte creste posizionate +/- parallelamente alla linea di costa;
- non mi sento di suggerire la pesca da riva con le canne, infatti è un tratto di costa molto frequentato da pescasub, i quali grazie alla natura del fondale fanno il pieno di polipi.
Per quanto riguarda i venti, data la particolare conformazione della penisola, risulta un'esposizione sui 360°, quindi ogni tratto risulta molto influenzato sia dai quelli provenienti frontalmente sia a quelli provenienti posteriormente; tranne i settori a Sud, i quali risentono solo per il vento frontale, dato che gli scogli su quel versante sono un pò più elevati e quindi danno una sensibile protezione ai venti provenienti da dietro.
Stesso discorso di esposizione dicasi per le correnti marine; quando su di un versante abbiamo corrente frontale, nei versanti adiacenti avremo correnti laterali, le quali a volte risultano di notevole intensità.
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