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Anno 2005
Catania: dalla Playa al porto di Ognina
Emanuele Lisi da Catania
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Catania, splendida città della Sicilia Orientale, è situata alle pendici dell’ Etna ed è bagnata dal mare Jonio , la sua costa frastagliata si caratterizza per la presenza di roccia vulcanica ed oltre alle coste rocciose che si estendono dal porto di Catania a Riposto troviamo una lunga spiaggia a bassa energia tra il porto e la curva di Agnone Bagni (SR) . All’importante porto commerciale catanese si aggiungono una serie di approdi e porticcioli turistici sfruttati dai pescatori di "mestiere" locali e durante il periodo estivo anche dai diportisti , e sono :il porticciolo nautico di Rossi S.G.Licuti ,Ognina ,Acicastello ,Acitrezza ,Capomolini ,S.Maria La Scala ,S.Tecla ,Stazzo , Pozzillo ed infine il porto di Riposto ormai diventato un simbolo della nautica da diporto della Sicilia orientale
Spostandoci verso la zona sud ci accorgiamo che il golfo di Catania bagna un arenile lungo circa 18km che si estende dal porto di Catania alla curva di Agnone , ove la spiaggia si presenta a grana fine ed a bassa energia ,i venti regnanti sono l’ W e il NW e i dominanti l’ E e il SE , è possibile sfruttare la spiaggia con svariate tecniche di pesca ma la più favorevole è il surfcasting da praticare durante le mareggiate di scirocco e levante, i pesci insidiabili sono le onnipresenti mormore , spigole anche di grossa taglia e nel periodo estivo e autunnale lecce amia e serra nei pressi del porto commerciale e alle
foci del fiume Simeto e S.Leonardo da insidiare con il vivo e trancioni di cefalo , una delle tecniche che primeggia in queste spiagge è la traina a piedi con il barchino (vedi sezione Traina), infatti in molti si dilettano a fare avanti e indietro per la spiaggia durante le scadute di scirocco tirando fuori spigole da capogiro , vi sconsiglio vivamente di andare a pesca dopo le grandi piogge autunnali, l’acqua a causa dei fiumi Simeto e S. Leonardo diventa colore cioccolata , altro consiglio non andate a pesca da soli in notturna, la zona è frequentata da persone poco raccomandabili.
Percorrendo tutta la spiaggia verso nord troviamo il cosiddetto "molo degli scecchi" , lungo circa 120-130m con dei frangiflutti sparsi per tutta la lunghezza del molo come difesa di se stesso, le tecniche che si possono praticare in questo spot sono tante , pesca all’inglese ,alla bolognese e canna fissa con bigattino o gambero vivo reperibile in loco oppure la pesca con il vivo alle lecce amia , serra e spigole con le alacce sempre da reperire in loco con una filosa a più ami oppure a strappo con le ancorette , la maggior parte di chi pratica questa pesca utilizza sistemi molto rudimentali ma funzionanti , lenza a mano dello 0,40 e ancorotto stagnato , ma riuscire a trovare un piccolo spazio libero sul molo è un problema, qui vige la legge mafiosa del tipo "kiddu è u scoghiu miu", altra tecnica da non tralasciare è lo spinning che vi consiglio di praticare con grossi popper alla ricerca di qualche serra o leccia.
Accanto a questo molo troviamo il porto commerciale di Catania anche qui possono essere applicate le stesse tecniche di pesca appena descritte, tecniche utilizzabili sia all’interno che all’esterno del porto con qualche variante , nella parte esterna ( sui frangiflutti di difesa e precisamente sotto la grande gru in disuso) possiamo insidiare qualche ricciola con la teleferica e l’aguglia viva nei mesi che vanno da giugno a ottobre, state ben attenti alle barche perché quando si sparge la voce che sono entrate le ricciole il mare diventa un va e vieni di barche continuo causano il taglio di qualche lenza.
Proseguendo per il molo di levante andiamo a finire sotto il famoso muro della stazione e da li inizia la prima parte di scogliera catanese caratterizzata dalla pietra vulcanica scura , un ottimo spot è la curva tra il muro della stazione e l’inizio della diga frangiflutti, ne vale la pena tentare 2 lanci a spinning per qualche spigola nel periodo invernale.
Proseguendo più avanti troviamo il lido della stazione e subito la prima punta di roccia, da dove è possibile insidiare aguglie e occhiate all’inglese con il bigattino nel periodo estivo e durante le scadute di scirocco, tra questa punta e il porto turistico di rossi si prendono saraghi e spigole all’inglese con il bigattino, nella stagione autunnale scorsa ho visto pescate da "panico", mi raccomando di non tralasciare lo spinning con raglou o siliconi vari per tentare la "cavagnola " alle prime luci dell’alba tra il bunker e l’entrata del porto di rossi .
Proseguendo più a nord troviamo il porto di Ognina , lo spot si presenta con un primo molo esposto a levante con una serie di frangiflutti sparsi per tutto il lato esterno e un secondo molo interno(il molo vecchio di ognina) .
Sul lato esterno del primo molo durante il periodo invernale possiamo praticare la pesca a calamari con il gamberone finto o con la gabbietta innescata con il sugarello , proprio in inverno il molo è affollato, un’altra tecnica praticabile è la pesca all’inglese per le occhiate e le aguglie nei mesi primaverili ed estivi e quasi tutto l’anno si prendono le ope con il galleggiante e la bolognese , vale la pena fare qualche tentativo a rockfishing con il vivo e la teleferica, e a fondo con la sarda, 9 catture su 10 saranno gronghi e murene ma ci può scappare qualche bella cernia . Per gli amanti delle mormore i frangiflutti del molo cadono su una distesa di sabbia bella fonda a non più di 50 -60m da riva preferiscono abbondanti inneschi di arenicola e le ore notturne.Tra il molo interno e la spiaggetta sotto il ristorante La Costa Azzurra vive un branco di spigole molto sospettose e difficile da insidiare che a volte disdegnano anche lo 0,08 e ami piccolissimi. Nella speranza che questo spot vi invogli a venirmi a trovare nella mia città per una bella pescata tutti insieme vi porgo cordiali saluti , restate in onda !!!!!!!!!!!!
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