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Aprile 2012
Il Fasolare
Massimo Saija
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Con l’inizio della stagione fredda e l’arrivo delle prime perturbazioni serie, durante le pescate fatte al freddo con più o meno mare mosso sicuramente il nostro parco esche tende a cambiare radicalmente. Nel mirino delle battute le simpatiche Mormore estive con relativa arenicola lasciano spazio alla ricerca di pesci più importati, dal Sarago all’Orata passando per la magica Spigola. A questo punto andremo a ricercare esche sempre più proteiche e voluminose, da resistere a lanci impegnativi e alla forza del mare, in queste righe analizzeremo un simpatico e redditizio bivalve, il Fasolare.
Detto anche Lingua Rossa, il Fasolare è un bivalve che vive appena sotto la sabbia ed è molto presente nei nostri mari. Si presenta con una conchiglia resistente, porcellanata all’interno, può raggiungere anche i 10 cm di diametro.
Il mollusco al suo interno è molto duro e resistente, fatto da una parte chiara tendente al bianco più morbida ed un’altra parte di colore rosso vivo molto più dura e callosa. E’ un esca che si adatta a tutti i tipi di fondali, dal roccioso alle infinite distese di sabbia. La sua presenza massiccia nelle nostre acque e la sua particolare attrattiva ne fanno un piatto prelibato per molte specie di pinnuti. Prima fra tutti L’orata che ne va letteralmente pazza. Anche le grosse mormore non la disdegnano come i Saraghi e Tanute. Talvolta anche la Spigola passando davanti ad un bel boccone di Fasolare si lascia ingannare dall’insidia.
L’innesco si presenta estremamente semplice. Si può effettuare o singolo o doppio usando due esemplari. Per l’innesco singolo useremo un amo Beck abbastanza robusto nella misura che meglio si adatta alle dimensioni del Fasolare che stiamo usando. Faremo passare l’amo entrando dalla parte chiara per poi farlo uscire dalla parte rossa, possiamo aiutarci con un ago da innesco. L’operazione successiva e quella di rassodare bene l’innesco con tanto filo elastico facendo o un salsicciotto o una sorta di polpettina. Per l’innesco doppio useremo per l’appunto due Fasolari, in questo caso un amo a gambo lungo ma a filo grosso potrebbe adattarsi bene. Faremo passare l’amo sul primo Fasolare dalla parte rossa verso quella bianca (al contrario dell’innesco singolo), ed il secondo dalla parte bianca verso il rosso (come nell’innesco singolo), ci ritroveremo i due molluschi con le parti rosse contrapposte ed il bianco tutto al centro, adesso come prima rassoderemo con tanto filo elastico e ci ritroveremo un innesco voluminoso e molto visibile.
Per conservare i fasolari la cosa migliore sarebbe metterli vivi in un contenitore pieno di acqua di mare con un ossigenatore, oppure avvolti stretti in un panno inumidito con acqua di mare ed in frigo. Ma se la battuta fallisce nulla e perduto, togliendoli dal guscio e lasciati sgocciolare per alcuni minuti si possono tranquillamente congelare nella carta alluminio, mantenendo allo scongelamento le doti attrattive.
A questo punto non ci resta che provare questa esca, sicuri che ci darà delle grosse soddisfazioni. Buon divertimento a tutti.
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